3ª Conferenza Nazionale

sulla Cyber Warfare

Armi cibernetiche

e processo decisionale

8 Novembre 2012

Aula Magna – Sapienza Università di Roma

Roma


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Un numero sempre crescente di Stati, a partire dalle grandi potenze, sta sviluppando cyber-weapons ad elevata potenza distruttiva. Benché tale capacità sia per ora limitata agli attori statali, aspirano ad acquisire armi cibernetiche anche attori non-statali illeciti, come ad esempio determinate formazioni terroristiche ed organizzazioni criminali transnazionali. Molti Paesi, inoltre, si stanno dotando di dottrine strategiche di cyber-war, sia difensive che offensive. La creazione di armi cibernetiche sempre più sofisticate e potenti, resa possibile da innovazioni scientifiche e tecnologiche prodotte a ritmo accelerato, è destinata a trasformare la geopolitica globale, dando vita a nuove forme di conflittualità e nuovi fenomeni di minaccia alla sicurezza degli Stati e del sistema internazionale.

Le cyber-weapons conferiscono a chi le detiene capacità senza precedenti per influenzare le decisioni di un avversario oppure per disturbare e paralizzare i suoi centri di comando e controllo. A parte il loro già noto potenziale distruttivo, le armi cibernetiche vengono impiegate per ottenere due diversi tipi di effetti sul processo decisionale: sia influenzare le scelte del decisore avversario, nell’interesse dell’attaccante, provocando forti reazioni nell’opinione pubblica, oppure manipolando e danneggiando i suoi dati e informazioni; sia diffondere incertezza e confusione tra i decisori avversari allo scopo di complicare, rallentare e, se possibile, paralizzare il loro processo decisionale e la loro capacità di risposta.

Alla luce delle brevi considerazioni di cui sopra, si rende sempre più necessaria l’elaborazione di una strategia di sicurezza cibernetica nazionale per l’Italia, atta a proteggere gli interessi vitali del nostro Paese da minacce provenienti dal ciberspazio sia in tempi di pace che in condizioni di guerra o di crisi di sicurezza. Una cyberspace strategy italiana dovrà tenere in attenta considerazione lo sviluppo di nuove armi cibernetiche e le minacce ai processi decisionali sensibili del sistema-paese.


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Chairman:

Ing. Paolo Lezzi (AD Maglan Europe)

Direttore tecnico:

Dr. Shai Blitzblau (Group Managing Director, Head Cyber Warfare Labs, Maglan Information Defense & Intelligence)

Consiglieri scientifici:

Prof. Umberto Gori (Emerito Università di Firenze, Presidente CSSII e Direttore ISPRI)

Prof. Vincenzo Scotti (Presidente Link Campus University)

Prof. Luigi Sergio Germani (Link Campus University e Direttore Centro Studi “Gino Germani”)

Consigliere militare:

Amm. Sq. Ferdinando Sanfelice di Monteforte (Presidente del Gruppo di Lavoro Militare del Comitato Italiano Atlantico, già Rappresentante Militare d’Italia presso la NATO e la Commissione Europea)


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Prof. Luigi Frati (Magnifico Rettore “Sapienza” Università di Roma)

Amb. Giampiero Massolo (Direttore Generale del Dipartimento Informazioni per la Sicurezza della Presidenza del Consiglio dei Ministri)

C. A. Nicola De Felice (Direttore Centro Innovazione Difesa – CID – III Reparto Stato Maggiore della Difesa – SMD)

Ing. Massimo Sarmi (AD Gruppo Poste Italiane)

Col. Giandomenico Taricco (II Reparto [Informazioni e Sicurezza] dello Stato Maggiore Difesa)

Ing. Daniela Pistoia (Vice President Research & Advanced Systems Design, ELT)

Dott. Marco Donfrancesco (Head of global Intelkligence & Secuity, Selex)

C. V. Andrea Billet (VI Reparto [C41 e Trasformazione] dello Stato Maggiore Difesa)

Ing. Nicola Mugnato (Head of Cyber Security, Group Security Office, Finmeccanica)

Ing. Giancarlo Grasso (Senior Advisor, Finmeccanica SpA)

Gen. B. (r.) Umberto Rapetto (già comandante GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche GdF)

Prof. Roberto Baldoni (Direttore La Sapienza Research Center for Cyber Intelligence and Information Security – CIS)

Dott. Giovanni Todaro (Security Systems Leader, IBM)

Dott. Roberto Saracino (CIO Gruppo Almaviva)

Prof. Francesco Pizzetto (già Presidente dell’Autorità Garante per la Privacy)


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L’evento è promosso dal CSSII (Centro di Studi Strategici, Internazionali e Imprenditoriali dell’Università di Firenze), dalla Link Campus University, dall’ISPRI (Istituto per gli Studi di Previsione) e dal Centro Studi “Gino Germani”. Esso è ideato dai promotori d’intesa con Maglan Information Defense & Intelligence. La conferenza è destinata ad un pubblico qualificato comprendente le istituzioni nazionali civili, militari e della sicurezza, le imprese, le università e i centri di ricerca. Essa si prefigge due obiettivi di fondo:

In primo luogo, approfondire la conoscenza e aumentare la consapevolezza, tra i decisori politici ed economici del sistema-Italia, dell’emergere di nuove armi cibernetiche offensive e difensive, della loro futura evoluzione, nonché dei problemi inediti che esse creano per i processi decisionali nel campo della sicurezza nazionale e nel settore privato.

Ed inoltre riunire esperti e analisti – provenienti da organismi governativi civili e militari, dal mondo economico e finanziario, dalle Università e i centri di ricerca scientifica – per dare un contributo di idee e proposte concernenti:

l’elaborazione di una strategia di sicurezza cibernetica nazionale per il sistema-Italia;

l’introduzione di innovazioni organizzative nell’architettura decisionale di sicurezza nazionale allo scopo di potenziarne le capacità sia di prevenzione sia di reazione efficace e tempestiva a eventuali minacce o attacchi di cyber-war contro interessi vitali del nostro Paese.