
5ª Conferenza Nazionale
sulla Cyber Warfare
Lo sviluppo delle armi Cyber
11 Giugno 2014
Sala Gruppi della Camera dei Deputati
Roma
Le Armi Cyber sono un codice software impiegato per obiettivi militari, paramilitari o di intelligence. Il codice software può essere impiantato in un sistema informatico o hardware con sistemi operativi embedded. Tali armi sono detenute da attori statali o non statali e soddisfano un obiettivo che altrimenti richiederebbe lo spionaggio o l’uso della forza. Infatti esse eseguono un’azione che normalmente richiederebbe l’invio di militari sul campo o l’effettuazione di operazioni di intelligence; in pratica il loro utilizzo non prevede alcun coinvolgimento operativo diretto di risorse umane. I bersagli sono specifici e non si opera contro target od obiettivi su larga scala; al contempo le Armi Cyber sono altamente selettive sia nell’utilizzo sia nel funzionamento.
Le missioni principali delle Armi Cyber sono l’intelligence, la sorveglianza, il furto di dati o di proprietà intellettuale e la distruzione del target; una tipica missione potrebbe essere ri-caricare o ri-assegnare il codice dell’arma. Le forze militari, i servizi di Intelligence e di sicurezza considerano lo sviluppo di Armi Cyber una sfida continuativa indirizzata verso quattro funzioni primarie: attacco, difesa, rilevamento e prevenzione/early warning.
Non esiste, a tutt’oggi, alcuna reale ed efficace convenzione internazionale relativa allo sviluppo delle Armi Cyber a livello Paese; qualche convenzione Cyber internazionale esprime delle indicazioni parzialmente non oggettive a riguardo. In sostanza, ogni Paese del mondo sta sviluppando Armi Digitali secondo propri standard interni o criteri di massima. Lo sviluppo di Armi Cyber pone molte domande sotto un’ampia gamma di prospettive. La Conferenza ha lo scopo di proporre alcune idee, riflessioni e risposte.
Chairman:
Ing. Paolo Lezzi (CEO Maglan Europe)
Direttore scientifico:
Prof. Umberto Gori (Emerito Università di Firenze, Presidente CSSII e Direttore ISPRI)
Consigliere scientifico:
Sen. Gen. Luigi Ramponi (Presidente CESTUDIS – Centro Studi Difesa e Sicurezza)
Consigliere professionale:
Dr. Shai Blitzblau (Group Managing Director, Head Cyber Warfare Labs, Maglan Information Defense & Intelligence)
Consigliere militare:
Amm. Sq. Ferdinando Sanfelice di Monteforte (Presidente del Gruppo di Lavoro Militare del Comitato Italiano Atlantico, già Rappresentante Militare d’Italia presso la NATO e la Commissione Europea)
Sen. Min. Roberta Pinotti (Ministro della Difesa)
Gen. Giovanni Marizza ( già Vice Comandante Forza Internazionale in Iraq)
T. Col. Antonio Colella (Ufficio del Consigliere Militare, Presidenza del Consiglio dei Ministri)
Dott. Ing. Alessandro Zanasi (fondatore e CEO, Zanasi & Partners)
Ing. Giancarlo Grasso (Presidente Alenia-Aermacchi)
Gen. Giandomenico Taricco ( Centro Intelligence Interforze, II reparto SMD)
Dott.ssa Daniela Pistoia (Company Chief Scientist, Head of Product Innovation and Advanced EW Solutions, Elettronica SpA)
L’evento di questo anno, promosso dal Centro di Studi Strategici, Internazionali e Imprenditoriali (CSSII) dell’Università di Firenze, dall’Istituto per gli Studi di Previsione e le Ricerche Internazionali (ISPRI) e dal Centro Studi Difesa e Sicurezza (CESTUDIS), è ideato d’intesa con Maglan Group – leader internazionale in auditing & consulting nel campo dell’Information Defense. Le precedenti edizioni hanno ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica ed i Patrocini di Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero degli Affari Esteri, Ministero della Difesa, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero dell’Interno, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero della Salute, Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, Polizia di Stato.
La Cyber Warfare Conference (CWC), già Information Warfare Conference (IWC), si pone l’obiettivo di accrescere la consapevolezza tra i decisori politici e aziendali italiani della crescente rilevanza strategica della cyber-warfare per la sicurezza nazionale. Il progressivo aumento della frequenza di attacchi informatici sempre più sofisticati e dirompenti rende prioriotaria l’introduzione di innovazioni politico-strategiche, organizzative, tecnologiche e culturali che possano garantire, oltre alla sicurezza delle infrastrutture critiche nazionali, anche la protezione delle aziende che operano in settori determinanti per lo sviluppo dell’economia italiana.